Genoa, le motivazioni contano

Genoa, le motivazioni contano

Genoa, le motivazioni contano

Mister Gilardino (Foto Genoa CFC – Tano Pecoraro)

Da quando è arrivato mister Alberto Gilardino il Genoa ha rialzato la testa. Dieci punti in quattro partite, frutto di un pareggio e tre vittorie, di cui due ottenute con le squadre più forti del campionato (Frosinone e Bari).

Un ruolino di marcia da Serie A, che può far ben sperare per il prosieguo del campionato e che ha garantito a Gilardino la conferma, almeno fino a fine stagione, sulla panchina rossoblù.

Tutti i giornali sportivi nazionali hanno esaltato la grande capacità del nuovo allenatore di tirare fuori, fin da subito, il meglio dai suoi giocatori, dando una nuova identità alla squadra: più pragmatica, più cinica e soprattutto più attenta difensivamente (lo dimostra l’unico gol subito in quattro partite). Certamente mi unisco anche io ai complimenti a “Gila”, calciatore che ho amato immensamente quando giocava nel Genoa e, adesso, allenatore con davanti un roseo futuro.

Penso anche io che sia l’uomo giusto per trascinare il Grifone nella lotta per la Serie A.

Gudmundsson e Dragusin dopo il gol del 2-1 con il Bari. (Foto Genoa CFC – Tano Pecoraro)

Allo stesso tempo, però, penso si debba fare una precisazione. Il Genoa dell’ultimo mese, quello che batte la prima e la quarta della classe, che non prende mai gol, che sbaglia pochissimo, è lo stesso Genoa che ha perso con la penultima e la terzultima a novembre (Cittadella e Perugia).

Cosa è successo in questo piccolo lasso di tempo? È arrivato un nuovo allenatore, questo lo abbiamo detto. Ma davvero bastano tre settimane con un nuovo mister per cambiare così diametralmente le cose?

No, non bastano. Gilardino è stato sicuramente bravissimo a capire il momento negativo della squadra e a non inventare nulla, senza lavorare sul bel gioco ma puntando al sodo, a un calcio pragmatico che garantisce a una squadra forte – perché il Genoa è molto forte – di portare a casa il risultato.

Quello che ha fatto la differenza, a mio modo di vedere, sono le motivazioni. Il rapporto tra l’ex mister Blessin e i suoi giocatori si era irrimediabilmente rotto, ed era abbastanza evidente come, nelle ultime uscite, la squadra non desse il massimo in campo.

Con Gilardino le cose sono cambiate: per i calciatori del Genoa sono venuti meno gli alibi e sono tornate le motivazioni. E le motivazioni, nel calcio, contano.

A cura di: Tommaso Imperato

P.S.: tutte le foto sono prese dai canali ufficiali del Genoa CFC (Tano Pecoraro Fotografia).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.