Profumo che passione!

Profumo che passione!

 

Profumo che passione!

In questa chiacchierata approfondiamo qualche argomento per sfatare alcuni dei principali luoghi comuni sul profumo …

Non esistono più i profumi di un tempo e i profumi non hanno persistenza. 

Dobbiamo considerare che, al di là della nascita e del primo utilizzo del profumo con gli egiziani, che bruciavano gli incensi per profumare con le essenze gli ambienti come offerte per gli Dei, nell’arco del ‘900 il consumo del profumo era assolutamente aristocratico o quantomeno oligarchico. Apparteneva quindi a un settore molto ristretto della società e venivano utilizzate le essenze: gli effluvi erano perciò molto forti.

Negli anni ‘50, con il boom economico, le aziende si pongono il problema dell’economia di scala e l’eau de toilette entra nelle case di tutti.

Iniziano quindi a nascere e a crescere l’importanza dell’igiene e l’educazione al detergersi e al profumarsi.

Attenzione, bisogna sottolineare la grande differenza fra il deodorare e il profumarsi, grande errore di chi pensa di utilizzare il deodorante come sostitutivo del profumo. Sottrazione di odore cattivo rispetto a immissione di odore gradevole …
Sappiamo che le nostre Nonne o Bisnonne utilizzavano le essenze, motivo per cui, aprendo alcuni bauli, a distanza di decenni si sentono ancora gli effluvi delle loro fragranze preferite.

Quindi è un luogo comune assolutamente poco credibile che i profumi non abbiano più persistenza. Basta utilizzare le essenze, per definizione molto concentrate, se si desidera una persistenza.

I Profumi sono composti essenzialmente da acqua distillata, alcool e una serie di molecole che costituiscono l’anima del profumo. Questo concentrato di molecole, che costituisce il cuore del profumo, è presente in quantità maggiore nell’essenza, a scalare nell’eau de parfum, quindi nell’eau de toilette, quindi nell’eau de cologne.

Le colonie si trovano sul mercato anche sotto il nome di “Splash” o acque profumate, sono leggere e possono tranquillamente essere utilizzate anche al sole.

I profumi sono tutta chimica? Non proprio, assolutamente!
In questo mondo “green” capita spesso che ci si senta dire che “i profumi non sono più quelli di un tempo e ora sono tutta chimica”.

In effetti Mitsouko è stato “costruito” nella prima parte del novecento e se non ci fosse stata la chimica non esisterebbe, come non esisterebbe Chanel n°5 .

Bisogna sapere che chi ha voluto costruire un profumo ha sempre guardato alla natura e ha cercato di “rubare” alla natura l’impossibile: le foglie, i muschi, i licheni, i frutti…

Nella frutta, gli agrumi possono essere rubati alla natura ed estratti in modo naturale attraverso la spremitura delle bucce.

Ma tutti gli altri odori della frutta, tra l’altro molto à la page negli ultimi anni, non possono essere estratti in modo naturale, in quanto la frutta si ossida troppo rapidamente e non ha la tenuta necessaria per la lavorazione in profumeria.
La Chimica va rivalutata in tutti i sensi e consente tra l’altro di dare la stabilità al profumo.

Una pianta, una rosa del 2017 non potrà mai essere la stessa di una del 1960 né di una del 2025. Esattamente come l’uva e il vino. Quindi, nel naturale il profumo cambierà molto, ma ogni volta che la chimica ci aiuterà a stabilizzarlo noi avremo sempre il nostro profumo “di sempre”…

La chimica nella profumeria, quindi, non deve spaventarci e non è da demonizzare nella maniera più assoluta.

 

Naturalmente da Profumerie Sbraccia potete trovare profumi di tutti marchi!

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