Istituto Champagnat: non una semplice scuola per me
Qualche giorno fa, parlando con un’amica, mi sono soffermato particolarmente sul valore che hanno per me gli amici.
Coloro che considero veramente i miei più cari amici fanno parte di me, può sembrare scontato e banale, ma lo dico credendoci sul serio. Sono la mia seconda famiglia, sanno tutto di me, ci confrontiamo spesso e ci aiutiamo reciprocamente a risolvere i nostri problemi da adolescenti.
Ci ho messo piede per la prima volta in prima media, avevo solo 10 anni. Ero un bambino molto insicuro e con tante incertezze.
Ne sono uscito a 16 anni, cambiato e soprattutto maturato, con una visione completamente differente del mondo e soprattutto molto sicuro di me.
Hanno sempre appoggiato le mie scelte, come quella di andare a vivere all’estero, e sono sempre stato sostenuto e mai giudicato.
Con i professori lo stesso; pensate che ogni tanto con alcuni ci vediamo per una cena o per un aperitivo. Importantissimo per me, ad esempio, è stato John, Prof. madrelingua di inglese, che mi ha fatto appassionare alla lingua e mi ha aiutato tanto quando sono andato a vivere nel Regno Unito; per qualsiasi cosa lui era sempre disponibile e pronto ad aiutarmi.
Durante i miei sei anni passati nella scuola, ho conosciuto persone con cui ho passato momenti indimenticabili, viaggi, risate e, perché no, anche pianti e momenti un po’ più difficili. Molti di loro fanno tutt’oggi parte della mia vita e della mia quotidianità, che non riuscirei ad immaginare senza di loro.
A cura di: Fiu Cartasegna
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