Jorginho e basta

Jorginho e basta

Jorginho e basta

Il rigore di Jorginho (credits: FoxSports)

Jorginho e basta.

È quello che ha detto lo stremato radiocronista di Rai Radio 1 Francesco Repice pochi secondi prima dell’esecuzione – perfetta – del rigore che ci ha portato in finale a Euro 2020.

Jorginho e basta. Perché dentro questa frase c’era tutta l’esasperazione di un narratore che non ne poteva più di soffrire, che voleva solo che quella palla entrasse in porta. E basta.

E quella palla è entrata, eccome se è entrata.

L’Italia intera è esplosa in un boato: siamo in finale degli Europei, 15 anni dopo i Mondiali di Germania 2006, 12 anni dopo la finale di Euro 2012 persa – guarda un po’ – contro la Spagna.

Siamo in finale.

L’ha decisa un ragazzo nato a Imbituba, nello stato di Santa Caterina, in Brasile. Un ragazzo che veste la maglia dell’Italia, che pensa come un italiano, gioca come un italiano, esulta come un italiano. L’ha decisa un ragazzo italiano.

E siamo tutti orgogliosi di essere italiani in queste notti magiche calcistiche che non smettono di regalarci emozioni. Domenica ci giochiamo la vita. Serviranno tutti, dal primo minuto all’ultimo.

E la spinta di 60 milioni e più arriverà forte fino a Wembley.

Forza Italia.

A cura di Tommy Imperato

P.S. Fateci sapere dove guarderete la finale di Euro 2020 tra l’Italia e la vincente di Inghilterra-Danimarca: il Comune di Genova ha deciso di installare due maxischermi al Porto Antico e in piazza De Ferrari. Da amante della cabala, preferisco guardarla con gli amici con cui ho assistito alle partite fino ad ora.

Voi dove sarete domenica alle 21? Ditecelo nei commenti!

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