La Storia della Panissa ce la fa gustare il Pastaio Salvatore!

La Storia della Panissa ce la fa gustare il Pastaio Salvatore!

La Storia della Panissa ce la fa gustare il Pastaio Salvatore!

La Storia della PanissaCari Followers di Mariangela Guido,

vi do una ricetta semplice semplice: Farina di ceci, acqua e sale; pochi ingredienti e pochi ma accorti passaggi ed ecco a voi la Panissa.

Piatto povero della tradizione ligure.  Di origine antica, i ceci provenienti dalla Turchia, erano già conosciuti dai romani per il loro potere calorico. La ricetta quindi affonda le sue radici nella storia italiana, attraversando i secoli e modificandosi sulla base dei costumi e delle necessità.

Alimento sostanzioso e assemblato con prodotti non costosi, per anni la Panissa è stata una portata fondamentale per il popolo ligure e il pranzo dei portuali o degli operai.

La storia cambia e si evolve e l’immediato dopoguerra con il boom economico degli anni sessanta mettono a repentaglio la fama della Panissa. I piatti liguri però sono come il popolo, puoi oscurarli ma non sconfiggerli.La Storia della Panissa

La Panissa torna orgogliosamente alla ribalta: tra gli spuntini dei giovani o negli aperitivi, calda e fritta in cartocci da gustare per strada durante una passeggiata, alla Savonese: fette fritte disposte dentro alle “Fugassette” o fredda tagliata a piccoli quadretti e ravvivata con cipollotti, noci, olio, sale, pepe e se vi piace una spruzzata di limone!! Un tripudio di sapori.

Il tutto da gustare con un buon bicchiere di vino bianco fermo della zona del Ponente ligure. Oggi sperimentiamo con la Lumassina: Vino dai sentori delicati e una buona freschezza gustativa è prodotto dall’omonimo vitigno, nelle zone limitrofe a Savona tra Noli e Finale Ligure.

Io che amo tanto questa prodotto, oggi me ne vado dal nostro Eroe Salvatore, che con passione e nel rispetto delle tradizioni, ogni giorno cucina delle piccole teglie di Panissa utilizzando solo la Farina di Ceci del Mulino di Pegli.

A noi spetta solo l’arduo compito di decidere come cucinarla! Io nel dubbio ne faccio metà fritta e metà fredda all’insalata!

Cin cin al Pastaio Salvatore!!

a cura di: Letizia Miraudo

Instagram: PastaioSalvatore

Facebook: Mamma Chef 

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