Samp, la legge degli ex. Balla, primo KO
Care amiche e cari amici calciofili,
Oggi partiamo con le buone notizie, almeno per i tifosi blucerchiati. Tutti i giornali, ieri, parlavano di crisi Inter, sconfitta Inter, brutta Inter … ma della bella Sampdoria, invece, ne vogliamo parlare?
Vogliamo evidenziare la vittoria tattica di Ranieri su Conte? Perché questa è stata la chiave della partita. Oltre agli episodi, è chiaro, quelli fanno sempre la differenza: l’Inter il rigore lo sbaglia, la Samp lo segna. Proprio con Candreva, ex Inter. E qui c’è un’altra regola non scritta: gli ex fanno sempre male, e infatti dopo Candreva ci pensa Keita. La Samp vince, i suoi giocatori brillano a Marassi (Audero su tutti!) e guarda con tranquillità alla prossima sfida, il derby contro lo Spezia.
Dall’altra sponda di Genova arriva invece un KO. Quando tifi Genoa e in panchina vedi “San” Davide Ballardini, è pressoché impossibile concepire la sconfitta.
Sarà che lo si è visto sempre tirare il Grifone fuori dal fango, farlo riemergere dalle sue ceneri come si addice in realtà a un altro animale mitologico, la Fenice. Eppure, capita. E se succede contro una squadra come il Sassuolo, che lotta per l’Europa e vanta giocatori in pianta stabile in Nazionale, alla fine non ci sarebbe nemmeno da prendersela.
È proprio qui, invece, che incide il cambio di gestione sulla panchina del Genoa: tutti, giocatori e tifosi, non ci stanno a perdere 2-1 una partita giocata, finalmente, alla pari, da squadra vera.
Non c’è più quell’alone di rassegnazione che prima accompagnava ogni sconfitta. Ed è già qualcosa. E va bene così, sperando di far punti contro il Bologna.
A cura di: Tommy Imperato