Viaggiare (con la mente)
Per il momento, in questo periodo delicato, viaggiare è solo un ricordo felice e, nell’attesa di fare nuove e avvincenti esperienze, a me piace viaggiare con la mente, ricordare vecchi episodi e programmarne o immaginarne di nuovi.
Ci sono esperienze che purtroppo sono state rimandate o inviate; a gennaio, per esempio, sarei dovuto partire per l’America in Erasmus. Mi chiedo come sarebbe cambiata la mia vita se fossi potuto partire, ma poi realizzo che non avrei potuto stringere dei rapporti di amicizia così stretti, vivermi questo momento con i miei cari ed essere vicino a loro.
Andare a sciare in montagna d’inverno, andare al mare in Puglia d’estate, ad esempio, o tornare a studiare o a lavorare nella città che avevamo scelto e in cui vivevamo, con tutti i pregi e difetti. Abitudini che ci sembrano così lontane, ma che in realtà erano normalità.
Quell’adrenalina quando sali su un treno o su un aereo, le emozioni che provi e tutte le diversità che incontri, sono sensazioni che non vedo l’ora di poter rivivere e che mi trasmettono una motivazione e una voglia di vivere immensa.
A cura: Fiu Cartasegna