Carissimi followers, come preannunciato nell’articolo di ieri, oggi vi racconterò la storia di Gloria Carbone e del suo avvicinamento, insieme a suo marito Paolo, al mondo dell’autismo.
Tutto ha avuto inizio dall’amicizia tra Gloria, e Paolo con Federico e Lorella Rebora
Attraverso il premio Rebora, Gloria e Paolo si sono avvicinati alle tematiche dell’autismo e alle difficoltà che Federico e Lorella affrontano con i loro figli, in particolare con Matilde.
Le difficoltà si accentuano al compimento dei 18 anni, quando finisce la scuola e non esistono alternative valide per la vita di questi ragazzi, che altrimenti rimarrebbero a casa, peggiorando il loro stato.
Per aiutare i loro amici, Gloria e Paolo hanno cercato di trovare soluzioni pratiche. È così che hanno conosciuto la Fondazione “Il domani dell’Autismo” di La Spezia, fondata da un gruppo di genitori della zona.
Da questo incontro è nato il desiderio di creare qualcosa di simile anche a Recco.
Grazie alla Fondazione, hanno conosciuto il Professor Moderato, che si è offerto di formare educatori anche a Recco. Sono stati organizzati corsi di formazione e si è cercato un luogo adatto per aprire un centro che potesse offrire un futuro a questi ragazzi.
Dopo varie peripezie, Gloria e Paolo hanno messo a disposizione una casetta vicino a loro così è iniziato il percorso di questo gruppo di genitori e dei loro figli, sempre in collaborazione con la Fondazione Il Domani dell’ Autismo di La Spezia.
Mentre a Recco prendeva forma un piccolo centro, la Fondazione di La Spezia ha fatto grandi passi avanti, creando numerose opportunità per questi ragazzi con la locanda, il ristorante, il laboratorio della pasta e il panificio.
I ragazzi di Recco hanno potuto frequentare anche i laboratori di La Spezia, evidenziando un netto miglioramento, anche nelle situazioni più difficili, come quella di Matilde.
I ragazzi sono rifioriti, e fondamentale è stata l’amicizia nata tra i genitori di questi ragazzi speciali, che ha rappresentato un grande supporto per il successo del progetto.
Finalmente, questi genitori possono pensare di costruire qualcosa di concreto per i loro figli. La struttura di La Spezia offre grandi opportunità, nonostante i problemi e i limiti esistenti, e riesce a far intravedere un futuro che prima sembrava impossibile.
Gloria e Paolo non fanno parte della Fondazione, che è composta solo da genitori di ragazzi autistici; collaborano come amici.
Grazie alla Fondazione, i genitori possono finalmente credere che sia possibile uscire dalla loro condizione di isolamento e che ci possa essere un futuro tangibile per i loro ragazzi.
Non si tratta solo di mandare i ragazzi in qualche struttura per fare piccoli lavori, ma di pensare che i propri figli possano costruirsi una vita indipendente e inserirsi nel mondo lavorativo.
Il 24 giugno, presso Castello Canevaro a Zoagli, dalle 18.30, si terrà la prima edizione dell’evento “Onde”. Sarà una grande opportunità per quei genitori che non conoscono strade percorribili per creare un futuro per i loro ragazzi. Un evento per far capire che si può uscire dall’isolamento!
Non mancate!
A cura di: Mariangela Guido Facebook Instagram
Per saperne di più:
Facebook Fondazione Il domani per l’autismo
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