Cari Amici e mie dolci amiche, come vi avevo già accennato i giorni scorsi il prossimo 7 ottobre al Teatro Carlo Felice si terrà il quarantesimo compleanno della Fondazione Gigi Ghirotti, un punto di riferimento fondamentale per i malati e le famiglie della nostra città. Un progetto nato dal cuore e dal carisma di un uomo unico e speciale il professor Franco Henriquet.
Oggi permettetemi di parlare di questo uomo straordinario a cui Genova deve tanto in questo articolo.
Il Professor Henriquet ce lo descrive sempre Michele Corti che da ormai più di 20 anni è al suo fianco e lo sostiene. Henriquet ha un’immensa formazione scientifica, che unisce la sua conoscenza a una dose smisurate di umiltà e umanità.
Un personaggio che dedica alla Fondazione un impegno costante e smisurato; lo dimostra la sua presenza fissa ad ogni evento, dal più piccolo e semplice al più grande e remunerativo, a sostegno del Progetto.
Il sorriso, la gentilezza, di Anna la moglie e le intuizioni del Professore sono il cardine dalla Fondazione.
“C’è molto da fare, quando non c’è più niente da fare”.
Franco Henriquet è questo!
Sulla base dell’esperienza descritta e vissuta da Gigi Ghirotti giornalista malato di cancro che per primo toglie il velo e la vergogna da questa malattia e la rende pubblica, la descrive, ne parla; nasce la voglia di assistere il malato nella fase finale, rendendogli la vita più sopportabile e meno dolorosa.
Attraverso gli studi, l’esperienza, il coinvolgimento totale alla causa il professore sviluppa e innova metodi palliativi, di ricerca del sostegno non solo al malato ma alla famiglia intera.
Dove crolla un mondo la Gigi Ghirotti diviene un muro portante e incrollabile, dove appoggiarsi nella difficoltà, nel dolore e nel conforto. Un punto anche di ripartenza per chi resta.
Michele Corti ci parla proprio della sua esperienza personale, di quando anche il suo papà ormai negli ultimi giorni di vita ha trovato una mano calda e accogliente nell’hospice di Via Montallegro. Una mano pronta anche ad aiutare la famiglia non solo a livello emotivo ma anche nel percorso pratico e burocratico.
Grazie Professore, di esistere e di esserci sempre!
Mariangela