Per non dimenticare mai il 14 agosto 2018

Per non dimenticare mai il 14 agosto 2018

Per non dimenticare mai il 14 agosto 2018

Per non dimenticare“Quella mattina pioveva forte, uffa, che rabbia proprio il giorno prima di ferragosto, pensai … che tempaccio…”

Sono le 11:36 di quattro anni fa, martedì 14 agosto 2018, quando, durante un violento nubifragio tutto si ferma. Si ferma l’aria, si ferma la vita … un boato squarcia la città, cancellando la gioia e le risate di chi, forse, si stava dirigendo verso la meta di vacanza desiderata a lungo.

Una porzione di ponte Morandi, sopra l’alveo del torrente Polcevera, crolla senza pietà.

Fu progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi e inaugurato nel 1967, io ero piccola ma ricordo … quel viadotto per tutti era “il ponte che ti portava via o ti riportava a Genova …” un tassello strategico per la circolazione e l’economia di Genova.

Nel momento del disastro, sono centinaia i veicoli che stanno transitando su quella che è una delle arterie stradali più frequentate. 43 persone muoiono. Tra di loro 3 minori.

Come posso dimenticare quel momento, non posso amici cari. E’ un dolore che per sempre resterà nel mio e nel cuore di tutti.

La forza delle autorità e del grande Architetto Renzo Piano, fanno si che il ponte in tempi record venga progettato e costruito.

Il nuovo viadotto vede la luce nell’estate 2020: il 3 agosto, c’è il taglio del nastro, mentre la sera del 4 agosto le prime auto tornano a viaggiare sul ponte che prende il nome “Genova San Giorgio”.

Che emozione, percorrendolo ho sempre quell’immagine negli occhi, quel furgone fermo davanti al baratro, penso a tutte quelle famiglie, una lacrima scende, Genova ferita al cuore, ma come sempre la sua forza, già messa alla prova da ripetute alluvioni, è uscita fuori.

Oggi sotto il nuovo ponte San Giorgio, si trova La Radura della Memoria, progetto meraviglioso in memoria delle vittime, mi piace poter pensare che in quel cerchio alberato si possa creare “vita” da restituire a quelle zone che più hanno sofferto del crollo.

Il dolore per quel giorno è troppo grande, troppo vivo non solo in chi ha perso qualcuno, ma in tutti noi.

Mariangela 

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